Nome Comune: Neem
Nome Botanico: Azadirachta indica
Famiglia: Meliacee
Il Neem è nativo dell'India e della Birmania.
Ha numerose proprietà medicamentose tanto che in India lo chiamano "la farmacia del villaggio".
Per secoli gli indiani sono ricorsi a questa pianta per curare dolore, febbre e infezioni, ma le sue doti più famosi sono di insetticida naturale.
Stimola le piante ad un'azione di autodifesa naturale, viene quasi ad azzerare l'uso della chimica.
Raggiunge 30 metri di altezza e circa 2,5 metri di circonferenza. Dato che di rado perde le foglie, fornisce ombra tutto l'anno.
Cresce in fretta, richiede poche cure e sopravvive bene nei terreni poveri.
Agli abitanti dell'India è noto da molto tempo che le foglie del Neem allontanano gli insetti molesti; per questo mettono foglie di Neem nei letti, nei libri, nei recipienti, nelle credenze e negli armadi.
Nel 1959 un entomologo tedesco e i suoi allievi, dopo avere assistito nel Sudan a un'impressionante piaga di locuste durante la quale miliardi di esse divorarono le foglie di tutti gli alberi tranne quelle del Neem, si misero a studiare questa pianta con grande impegno.
Gli scienziati hanno appreso da allora che il complicato arsenale chimico del Neem è efficace contro oltre 200 specie di insetti come pure contro vari acari, nematodi, funghi, batteri.
Dai semi del Neem è possibile estrarre un olio chiamato azadiractina che agisce come insetticida naturale.
La tossicità è molto bassa al punto da ritenere questo composto innocuo per l'uomo e per i vertebrati, compresi i pesci. L'impatto ambientale è anch'esso molto basso: manifesta una notevole selettività nei confronti dell'entomofauna utile, comprese le api, pertanto è compatibile anche con la lotta biologica.
Nel terreno viene degradato in pochi giorni.